Seconda tappa

Da Salò a Toscolano Maderno

Da Salò a Toscolano Maderno

 

1° tratto. Salò – S. Bartolomeo (Segnavia N. 217)

L’escursione inizia presso la fermata delle autolinee del quartiere Carmine a Salò (di fronte all’Hotel du Lac). Imboccata via S. Bartolomeo, la si percorre in salita fino a raggiungere un tabernacolo dedicato al santo presso cui è presente una biforcazione. Presa la strada a sinistra si raggiunge la strada Statale, attraversandola e proseguendo fino alla successiva biforcazione, dove si svolta nuovamente a sinistra (via Pineta). Giunti a va del Seminario, la si percorre per pochi metri fino a raggiungere uno spiazzo affiancato da un ruscello. Qui termina la parte urbanizzata e inizia il sentiero vero e proprio, segnalato con il numero 17, che risale le pendici del monte S. Bartolomeo. Per un breve tratto si fiancheggia un ruscello, compiendo poi un traverso pianeggiante in direzione ovest, per risalire nuovamente su un tracciato con gradini in legno e terra battuta, immerso nella pineta.

A  quota 350, dopo circa 40 minuti, la ripida salita termina in vicinanza di uno sperone sporgente dal pendio. Svoltando a destra lo raggiungiamo, affacciandoci in un punto panoramico che ci permette di dominare dall’alto il golfo di Salò e le bellissime insenature che disegnano tutto il profilo del basso lago. Siamo sullo sperone detto La Corna, presso la quale una breve sosta è consigliata. Ripreso il cammino, proseguiamo in direzione est, prima in piano e successivamente in salita; usciti dal tratto ombreggiato raggiungiamo i prati e poco più in là la chiesetta di S. Bartolomeo, che richiede una brevissima deviazione per ammirarla e per apprezzare il bel panorama (Q. 528 – h. 1,15).

2° tratto. S.Bartolomeo – S.Michele (Segnavia N.217)

Dalla chiesetta, seguendo con attenzione le segnalazioni, si percorre la strada asfaltata in direzione est, passando di fianco ad alcune abitazioni e raggiungendo un dosso collinare. Giunti a una villetta con un ampio porticato ad arcate, si devia a destra su strada sterrata, passando davanti al muretto di recinzione. Il percorso ora è in leggera discesa e offre un nuovo punto di vista verso nord, lasciandoci scorgere sullo sfondo le distese prative del monte Pizzocolo. Giunti al passo La Stacca, presso il quale si presenta una biforcazione, si può scegliere se proseguire in quota verso la chiesetta della Madonna di Bagnolo, e da qui  percorrere per circa 700 metri la strada asfaltata (sentiero 217/a), oppure scendere alla frazione di Serniga e, lungo un tratto pianeggiante, compiere un traverso nel bosco, congiungendosi con l’altro itinerario in corrispondenza del tornante della via carrabile (sentiero N. 217/b). Qui, seguendo il segnavia, si prosegue lungo la stradina sterrata a sinistra, che si snoda in direzione nord scendendo ad una valletta e toccando più avanti cascina Nizzola. Da questa, in discesa, si punta verso S. Michele giungendo ad attraversare la strada asfaltata e poco più avanti, imboccando sempre la strada sterrata fino a toccare il fondo valle, ove il ponticello sull’alveo del torrente Barbarano -in questo punto perennemente asciutto- permette la risalita sul versante opposto.

A S. Michele è possibile fare rifornimento di cibo e bevande, oppure pranzare presso le trattorie locali (Q. 400 s.l.m.; h. 1,15; dall’inizio della tappa h. 2,30) .

3° tratto. S.Michele – Bezzuglio (Segnavia N.217)

Tutto il tratto si snoda lungo la panoramica via asfaltata che collega le due frazioni, molto poco trafficata (via della Calma- il nome è azzeccato); nonostante sia asfaltata è piacevole da percorrere in quanto offre  bellissime visuali sulle colline coperte di ulivi e cipressi e sulle insenature del lago tra l’isola del Garda e punta S. Vigilio. Nella parte mediana è da raccomandare la deviazione sulla sterrata che conduce a Supiane, minuscolo borgo, con ben conservate case in pietra. Poco dopo, passando a ridosso di Fasano Sopra si raggiunge la frazione di Bezzuglio, caratterizzata da angoli suggestivi, tra antiche limonaie e rustici ristrutturati (Q. 206 s.l.m.; h. 1,00 – totale  h. 3,30 da Salò).

4° tratto. Bezzuglio – Sanico (Segnavia N.217)

Attraversato il paese e raggiunta la fontana poco sopra la chiesetta, si prosegue lungo il viottolo, in discesa per il primo tratto, in direzione di Montemaderno. Ignorando le deviazioni a destra e a sinistra e proseguendo diritti, si attraversa con andamento altalenante una zona ad uliveto, fino ad una cascina agricola tuttora attiva (loc. Pezzuglio). Da qui riprende la stradina carreggiabile, a tratti sterrata, che, superato il torrente Vesegna incontrando poco più avanti una caratteristica cascatella, ci porterà fino ai margini di Sanico (Q. 339 – h. 1,00 – totale h. 4,30).

5° tratto. Sanico – Valle delle Cartiere – Toscolano (Segnavia N.217)

Di fronte alla strada proveniente da Bezzuglio, al di là della strada asfaltata, è collocata una santella votiva con a destra l’inizio di una stradina che scende verso la valle. Imboccatala, dopo qualche minuto è consigliabile compiere una breve deviazione dalla stradina principale, per raggiungere  la chiesetta di S. Martino, adiacente a un minuscolo cimitero, un suggestivo esempio di antica area cimiteriale, posta in posizione dominante e tranquilla, come per conferire raccoglimento e sollievo ai defunti e ai visitatori.

Ritornati sui nostri passi, continuiamo seguendo i cartelli del segnavia n. 18 (attenzione all’incrocio a circa 800 metri dall’inizio del tratto, prendere la sinistra per evitare di scendere direttamente a Toscolano); giunti a una cascina ristrutturata, fiancheggiata da una profonda pozza d’acqua, si prosegue sul sentiero che si abbassa nella valle delle Cartiere, fino a portarci sul fondo, in località Maina di sopra; superato il ponte (e abbandonato il segnavia della BVG che risale la valle, che riprenderemo con la tappa successiva), si percorre ora la strada che fiancheggia il fiume, scendendo a Toscolano. Il paesaggio è insolito: la valle è punteggiata da fabbricati cadenti o ridotti a ruderi, antiche cartiere delle quali una, ristrutturata a scopo museale, è tuttora visitabile. Dopo questa, due brevi gallerie superano il tratto più stretto della gola scavata dalle acque, sfociando subito dopo nel centro abitato, presso il municipio di Toscolano. Superata l’arcata dell’antico ponte, possiamo raggiungere la fermata del bus che, se non abbiamo lasciato una vettura di appoggio per il rientro, ci potrà comodamente riportare a Salò, al punto di partenza (Q. 78 s.l.m.; h. 1,00; tot. h. 5,30)

Copyright © Franco Ghitti

Alla terza tappa

3- tappa

You are donating to : Greennature Foundation

How much would you like to donate?
$10 $20 $30
Name *
Last Name *
Email *
Phone
Address
Additional Note
Loading...